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Luigi Grassi

Luigi Grassi, nato a Campobasso nel 1985, si è specializzato in Fotografia come linguaggio d’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Napoli. Dal 2008 collabora con PrimoPiano Napoli, Galleria dedicata alla fotografia, al design e alla video arte. Nel 2012 comincia a frequentare Lab, il laboratorio irregolare di Antonio Biasiucci, dove s’impegna ad approfondire il proprio metodo di ricerca personale. Ha fondato nel 2014 il Centro per la Fotografia di Campobasso dedicato alla figura della fotografa Vivian Maier. Le sue opere sono state esposte nell'ambito di diverse manifestazioni, nazionali e internazionali, a
Napoli, Bologna, Milano, Torino, Roma e Arles, ha ricevuto per il suo lavoro menzioni speciali all’interno di Festival di fotografia, gli sono state commissionate opere artistiche e installazioni permanenti per Musei, al Museo Archeologico di Campobasso e al M3TE Museo di San Giuliano di Puglia e per Comuni italiani, ad Oratino, oltre alle pubblicazioni
dei Cataloghi delle mostre è stato selezionato per rappresentare l’arte Campana nella Pubblicazione del volume Doni - Authors from Campania, Imagomundi di Luciano Benetton.

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luigigrassi.com

"SUDARI"

Le fotografie di Luigi Grassi appartengono alla sfera del paesaggio urbano, necessariamente antropizzato, in cui è l’attenzione dedicata alla loro visione a rendere l’esperienza derivata dall’ immagine una sorgente di bellezza quotidiana. Luigi Grassi archivia nei suoi scatti una realtà che diviene spettacolo, scenografia teatrale della contemporaneità. Il fotografo sceglie di volta in volta di aprire o di chiudere il sipario, celando o svelando la scena in corso. La visione nelle immagini di Luigi Grassi ha origine dall’ esposizione e dal disvelamento, intesi come emancipazione libera della verità. L’idea del corpo velato ha la duplice capacità di inquietare e di rassicurare, di nascondere o di mostrare più del pensabile. Il concetto di velo attraversa la storia delle culture, da oriente a occidente, definendo di volta in volta i suoi limiti ideologici o le sue potenzialità poetiche. Attraverso uno studio sulla città, Luigi Grassi traspone la tematica del velo, della nudità e del senso storico di tali assunti a elementi quotidiani urbani, che quasi sempre passano inosservati, smarrendo per disattenzione la ricchezza dei possibili significati. (Chiara Pirozzi)

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