Gli scatti di Claudia Mozzillo raccontano per immagini una verità sospesa, assopita, spazialmente e temporalmente lontana nell’apparente idiosincrasia dalla contingenza del territorio d’appartenenza. La fotografa sceglie di condurre il suo sguardo all’interno dei salotti di una “Napoli bene”, in cui il fascino della decadenza degli ambienti viaggia parallelo alla rappresentazione di un’icona femminile in apparente distacco dai bisogni concreti quotidiani. I salotti napoletani fotografati da Claudia Mozzillo sono torri d’avorio, castelli protetti da un fossato riempito d’acqua di mare, luoghi sganciati dal luogo, ma al contempo perfettamente connotanti un benessere cittadino tipico partenopeo. Le immagini descrivono in modo discreto il fascino atemporale dell’otium, il sapore passato di un “dolce far niente”, il gusto di un tempo speso placidamente. La bellezza degli scatti della Mozzillo risiede nei ritratti delle donne, generazioni spesso a confronto, guardiane delle proprie ricchezze, materiali come gli argenti o immateriali come un panorama posillipino. La fotografa indaga il rituale domestico, ricerca l’oggetto magistralmente esposto che diviene feticcio, simbolo semi-sacro di rituali benaugurali, benpensanti e benestanti. (Chiara Pirozzi)